In questo post ti insegnerò ad usare uno degli strumenti che è diventato assolutamente essenziale per la mia vita quotidiana nel marketing online e come consulente SEO: sto parlando di Semrush.
Mi aiuta non solo ad analizzare i miei concorrenti in dettaglio, ma anche a trovare alcune sorprendenti nicchie di mercato che poi cerco di monetizzare per guadagnarci sopra. Lo utilizzo poi anche per le analisi SEO che faccio ai clienti.
Semrush non è un tool gratuito, però non si paga per non avere niente in cambio: i benefici che offre compensano ampiamente il prezzo.
Non ho trovato nessuna recensione degna di questo nome di Semrush in italiano e quindi ho pensato di farla io: vedrai che la recensione è completa, con due casi pratici e due video tutorial che spiegano a fondo come usare Semrush per guadagnare online.
Vabbè.. Andiamo al sodo che se no qua l’introduzione diventa eterna hahaha 😀
In questa prima parte della guida vediamo i concetti base di Semrush (che coincidono poi con le basi dell’analisi di un sito e del keyword research).
Le prime due tabs che incontriamo entrando su Semrush sono Analisi Dominio e Analisi Keyword.
In analisi dominio troviamo tutto ciò che ci può interessare sul nostro sito: da una stima sulla ricerca organica, al numero di backlinks che puntano verso il sito, dalle keywords per le quali siamo posizionati, agli annunci che hanno comprato i nostri concorrenti su Google Adsense, etc…
Nella tab analisi keywords invece Semrush ci da tutti gli strumenti per scoprire cosa cerca il pubblico su Google (e quindi poter agire di conseguenza sul nostro sito).
Vediamo ora punto per punto il significato delle parti che compongono queste due tabs.
Se sei tra quelli che hanno fretta, puoi cliccare su play qua sotto e vedere il video dove dico a parole tutto quello che spiego scrivendo 😉
Se invece preferisci leggere, apri questa immagine numerata in una nuova tab e leggi la spiegazione dei punti qua sotto.
Nella tab panoramica di Analisi Dominio (numero 1 sull’immagine) troviamo le seguenti informazioni:
2. Ricerca organica: è una stima del traffico organico (cioè non a pagamento) che arriva sul sito da Google.
3. Ricerca a pagamento: è una stima del traffico a pagamento (utilizzando adwords) che arriva sul sito. Ovviamente sarà 0 se non stiamo facendo pubblicità al nostro sito.
4. Backlink: è una stima del numero di links in entrata (backlinks) del sito che stiamo analizzando.
5. Grafico andamento ricerca organica e a pagamento: è la rappresentazione grafica dell’andamento delle ricerche del sito che stiamo analizzando (sia organiche che a pagamento).
6. Keyword di ricerca organica principali: sono le keywords per le quali il sito è posizionato.
7. Distribuzione della posizione organica: istogramma che ci permette di sapere in forma grafica in quali posizioni sono posizionate le keywords del nostro sito.
8. Competitor organici principali e mappa di posizionamento concorrenza: possiamo scoprire quali sono i siti che ci fanno concorrenza in funzione delle keywords simili o uguali a quelle per le quali siamo posizionati noi.
9. Backlink e anchor principali: possiamo vedere quali sono i backlinks in entrata al sito e i rispettivi anchors.
Oltre a tutti questi dati ne troviamo altri come ad esempio quali sono le campagne Adwords che stanno facendo i nostri concorrenti, il numero di backlinks a livello di pagina singola, etc…
Passando alla tab analisi keyword (che trovi nell’immagine qua sopra) troviamo invece le seguenti informazioni:
2. Ricerca organica: è una stima delle ricerche mensili per quella parola chiave.
3. Ricerca a pagamento: è una stima del prezzo che sta pagando chi fa pubblicità con AdWords per gli annunci sulla parola chiave selezionata.
4. Keyword di corrispondenza a frase: sono altre keywords nelle quali è compresa la keyword che stiamo cercando (in questo caso la parola casa).
5. Keyword correlate: sono suggerimenti di parole chiave che c’entrano con quella che abbiamo cercato ma che non devono necessariamente contenerla.
6. Risultati di ricerca organica: sono i primi 20 risultati che sono in SERP attualmente per la keyword che abbiamo cercato.
7. Testi annunci: possiamo sapere come sono gli annunci che si stanno pagando su AdWords.
Grazie a queste due prime tab, possiamo fare il 90% del lavoro di un SEO: il keyword research (necessario prima di cominciare a creare un sito) e l’analisi del dominio (così come quello dei concorrenti) per vedere come migliorare.
In questa seconda parte della guida di Semrush vediamo qualcosa di un po’ più divertente: come spiare i concorrenti. Potremo sapere quali annunci stanno pagando su Adwords (potendo quindi copiare le migliori strategie che stanno adottando per vendere), quante visite hanno più o meno mensilmente, quali backlinks hanno ottenuto (per poi copiarli), che tipo di descrizioni, meta, etc… stanno utilizzando e così via…
I servizi più importanti che ci offre semrush per controllare cosa stanno facendo i nostri concorrenti sono la ricerca di advertising e l’analisi GAP e il SEO Content Template.
Con la ricerca di advertising possiamo scoprire i testi degli annunci dei nostri competitors, il budget che stanno destinando alla pubblicità, il numero di keywords che posizionano pagando, etc…
Con l’analisi GAP invece potremo sapere cosa ci separa dai competitors (e cosa possiamo fare quindi per raggiungerli) a livello di backlinks e keywords.
Con il SEO content template possiamo vedere quali sono i primi 10 siti in SERP per una determinata parola chiave e quindi cercare di predenre spunto dai migliori per migliorare il nostro sito per quella keyword.
Nel video qua sotto spiego con un esempio pratico questi concetti utilizzando uno dei miei siti e quello di apple.com.
Ed invece qua trovi gli screenshot delle 3 sezioni di Semrush che riguardano la ricerca advertising e l’analisi GAP.
Come hai visto, semrush aiuta moltissimo a non sbagliare quando stiamo posizionando il nostro sito/business. Le grandi imprese, se ci fai caso, fanno la stessa identica cosa: quando il leader del mercato esce con qualcosa di nuovo, tutte le altre copiano la novità, anche se non ha molto senso (chi ha detto apple? hehehe). Nella SEO è lo stesso concetto.
Nella terza parte della guida di semrush scopriamo una delle parti più solide di questo strumento: la creazione ed il seguimento di un progetto.
Semrush ci permette di aggiungere il nostro sito come progetto per monitorare tutto quello che succede a livello di posizionamento, di backlinks, di errori di programmazione, etc…
Come sempre puoi vedere il video dove spiego il tutto
o aprire l’immagine qua sotto e poi leggere i punti che la compongono.
1. Site Audit: è un audit generico del sito dove semrush trova i contenuti duplicati, i tag mancanti, i certificati non funzionanti, etc…
2. Position tracking: Semrush ci fornisce un tool di position tracking per non perdere mai di vista il posizionamento in SERP del nostro sito.
3. Brand Monitoring: ci dice se il nostro brand (nome) è stato citato su internet
4. Backlink Audit: è un audit dei backlinks per sapere quali sono tossici (e possibilmente da togliere quindi) e quali no
5. Link Building: Semrush ci consiglia su quali siti avere dei backlinks in funzione dell’argomento del nostro sito
6. Ad Builder: è un aiuto per creare degli Ads in funzione di quello che fanno i concorrenti
Per quanto riguarda il project tracking nessun tool è alla pari di Semrush: il software ci fornisce dati di vario tipo dal position tracking alla link building, dal brand monitoring alla creazione di ads.
Veniamo ora ad una chicca: come utilizzare Semrush per trovare una nicchia di mercato.
Semrush non solo è utile per l’analisi del nostro sito e di quello dei concorrenti, ma anche per farci guadagnare direttamente trovando nicchie interessanti che poi possiamo monetizzare con Adsense, affiliazioni o CPA.
Come puoi vedere nel video i passi da seguire per trovare una nicchia di mercato sono:
A questo punto Semrush ci farà vedere una tabella con le keywords rimaste ed una serie di colonne importanti come:
L’altro modo per trovare delle buone nicchie di mercato è, sapendo su che argomento vogliamo scrivere, cercare direttamente quella parola.
In questo caso Semrush ci fornirà un’elenco di parole e frasi chiave che contengono il nostro termine: come spiego nel video è conveniente esportare la lista a un .csv per poi copiare tutte le frasi/parole su Namecheap e vedere che domini sono ancora disponibili. A volte si riesce a registrarne alcuni davvero ottimi che danno un’ottimo boost alla nostra nicchia.
Due consigli:
1- Compra il tuo dominio su Namecheap perché è molto economico e veloce nel registrare.
2- Se, oltre al dominio, ti serve anche un’hosting allora invece di registrare il sito con Namecheap, fallo con Siteground che ti darà il dominio GRATIS con l’hosting.
Ti offro la possibilità di ottenere Semrush Gratis utilizzando l’offerta speciale che il team ha fatto a viveredirete.com. Cliccando qua lo potrai provare per 15 giorni gratuitamente senza nessun limite.
Semrush è davvero un ottimo tool multiuso (e quello che uso di più in assoluto). Il prezzo che si paga per averlo è ampiamente giustificato dalle features che offre in comparazione con i concorrenti. Provalo almeno per 15 giorni gratuitamente e poi decidi 🙂